La storia di Rozeta

La triste storia di Diellza

da | 20 Mag 2024 | Storie

La storia di Rozeta

La triste storia di Diellza. Cinque anni fa, mi chiama un’assistente sociale del servizio sociale adulti con disabilità, che conosco bene, la quale mi dice che è arrivata in Italia dal Kosovo, senza permesso di soggiorno, Diellza una ragazza di 25 anni sorda, con una paresi facciale, che non conosce una parola d’italiano. Ha cercato strutture che la ospitassero ma non aveva trovato nessuno per la questione che non era un regola con i documenti.

L’assistente sociale mi disse; ho pensato all‘Arca perché solo voi prendete questi casi! Sono rimasta un po’ perplessa da questa frase, sicuramente ci saranno altre strutture che ospitano situazioni del genere, però sta di fatto che subito abbiamo dato la nostra disponibilità. Diellza è stata ospitata prima a Casadio poi a Caselle.

La patologia di Diellza consiste in neurinomi che colpiscono il cervello, in sostanza sono tumori benigni che si riproducono continuamente e vanno a intaccare i nervi cranici. Scusate per la spiegazione poco scientifica… In sostanza questi neurinomi vanno periodicamente eliminati attraverso interventi chirurgici, perché anche se sono benigni portano alla morte. Diellza viene seguita dal Bellaria, comincia il calvario degli interventi al cervello. Nel frattempo, con grandi difficoltà, otteniamo il permesso di soggiorno per cure mediche.

Per un paio d’anni sta benino, impara un po‘di italiano, attraverso una mediatrice culturale veniamo a conoscenza della sua storia. Diellza proviene da un paese dell‘entroterra, ha un fratello con un grave handicap, la famiglia dispone di pochi mezzi economici, il padre ha venduto una mucca per pagare il viaggio della figlia in Italia e ha dato a Diellza un biglietto con scritto: per favore aiutate mia figlia, ha bisogno di cure altrimenti muore!

Il Bellaria prenota per febbraio un ulteriore intervento per asportare alcuni neurinomi che le comprimevano il cervello. Il medico ci informa del fatto che stavolta l’intervento sarebbe stato più complicato per la posizione dei tumori e che molto probabilmente avrebbe intaccato qualche organo vitale. Le complicazioni ci sono state, Diellza non subirà un intervento bensì 5 nel giro di poco più di un mese. Viene tenuta sotto controllo in rianimazione  perché rischia la vita. Con molta professionalità cercano di salvarla; Diellza essendo una ragazza giovane e forte supera tutto. Però ora è diventata completamente sorda, prima lo era in parte, ha difficoltà sia a deglutire che nel linguaggio e soprattutto non sa più camminare.

Dal Bellaria è stata ricoverata a Villa Bellombra dove le stanno facendo molta riabilitazione, sperando che ritorni a camminare. Purtroppo con un quadro clinico così complesso l’ Arca non può più ospitarla, ci vuole una struttura sanitaria che la supporti in tutti i suoi bisogni. Le assistenti sociali si stanno attivando per trovare la sua nuova sistemazione. Siamo molto dispiaciuti di questo, anche se eravamo consapevoli che prima o poi sarebbe successo. Al tempo stesso abbiamo la consolazione di essere stati quel tramite fondamentale che le ha permesso di avere tutte le cure mediche necessarie. Buona continuazione Diellza, rimarrai sempre nei nostri cuori!

Il neurinoma dell’acustico

Chiamato anche Schwannoma vestibolare in quanto si sviluppa nelle cellule di Schwann dell’VIII nervo cranico, è un tumore di tipo benigno a lenta crescita, che tende a comprimere le strutture circostanti e limitare l’udito. (leggi di più)