La storia a lieto fine di Angelo

La buona storia di Issa

da | 13 Mar 2023 | Storie

La storia a lieto fine di Angelo

Issa arriva in Italia con i barconi nel 2016, da Lampedusa viene portato ad Ancona. Non è ben chiaro  come  sia successo, però  è certo che ci sia stato un errore nella trascrizione del suo nome e questo gli comporterà non pochi problemi burocratici.

Questo errore, perché sappiamo quanto sia lenta la burocrazia in Italia,  allunga i tempi necessari per ottenere il  permesso di soggiorno e purtroppo decadono i termini utili per poterlo richiedere e quindi Issa, non certo per colpa sua, diventa clandestino. Issa è disperato, arriva a Bologna, con la speranza di trovare una soluzione al suo grosso problema. Alcuni amici e volontari dell’Arca della Misericordia ci parlano di lui e ci chiedono di incontrarlo. Non dimenticherò mai quel primo incontro a Caselle. Issa aveva perso le speranze di potersi costruire un futuro in Italia, non si fidava e non credevo più a nessuno. Il suo atteggiamento fu piuttosto arrogante, non fece  nulla per dimostrare che era un  bravo ma sfortunato immigrato, con tanta voglia di farcela, anzi al contrario aveva un comportamento che indisponeva. In quel momento ho letto in lui tutta la disperazione e la rabbia  che aveva dentro e che, in un certo senso, ci stava chiedendo disperatamente aiuto, ma nel modo sbagliato, quasi sfidandoci.

Ho capito il suo disagio e sono andata oltre al suo modo di porsi. Da quel giorno abbiamo cominciato con lui un percorso, che gli permettesse di uscire dall’ illegalità, dimostrando che c’era stato un errore.  Non aveva un posto letto, non lavorava se non saltuariamente in nero, perché non in regola, viveva in strada. l’ abbiamo accolto in una casa dell’Arca della Misericordia. Sono stati fatti tanti tentativi, ricorsi su ricorsi con un legale di Ancona che seguiva la sua ingarbugliata situazione e che gratuitamente ci ha messo tanto impegno perché pure lui era dispiaciuto dell’accaduto. ma non siamo riusciti a sbloccare la situazione.  Quando nel 2020 esce la sanatoria per regolarizzare gli stranieri, riusciamo grazie all’aiuto di amici dell’Arca della Misericordia a utilizzare questo strumento per regolarizzare Issa.

Ci sono voluti anni, perché il covid ha rallentato tutto, ma a maggio dell’anno scorso, Issa ha finalmente ottenuto il suo tanto sospirato permesso di soggiorno. Da allora lavora regolarmente come magazziniere, facchino. È un bravo lavoratore, abituato ai lavori di fatica, si distingue per la sua volontà e per la sua voglia di fare . Il suo carattere è rimasto spigoloso, ma dietro quell’ aria burbera, si nasconde un ragazzo dal cuore d’oro. A febbraio , dopo 7 anni, è ritornato, per un mese, in Costa d’Avorio a trovare la sua famiglia di origine e a rivedere sua moglie. Qualche giorno fa ci ha fatto una videochiamata per presentarci la moglie. L’ho visto talmente felice, che anche i lineamenti del viso erano diversi, più distesi, infatti gli ho detto che era irriconoscibile, un altro Issa !!! Tra me e me ho pensato: questa è la felicità!

Ormai anche Issa ha preso il volo verso l’autonomia. Avrà ancora bisogno dell’Arca della Misericordia, perché dovrà risparmiare per trovare una casa e fare il ricongiungimento familiare con la moglie quindi ci vorrà ancora un po’ di pazienza per completare l’opera! Buona Vita Issa e te e a tua moglie!