Il cancello di Dio la fabbrica del Vescovo cura i mali del mondo

Il cancello di Dio la fabbrica del Vescovo cura i mali del mondo

da | 26 Giu 2021 | Eventi, Istituzionali, Press

Il cancello di Dio la fabbrica del Vescovo cura i mali del mondo

Il cancello di Dio la fabbrica del Vescovo cura i mali del mondo. Sulla cronaca di Bologna del giornale La Repubblica di venerdì 25 giugno è apparso un lungo articolo (longform) sull’impiego degli utili FAAC messo in campo dal cardinale Matteo Zuppi. All’interno di questo articolo ci sono alcuni passaggi sulla ristrutturazione del vecchio fienile di Caselle. Sui diversi  ospiti, Marco Bettazzi (autore dell’articolo) si è soffermato sulla storia di M. (al secolo Maycon Daniel Guandalini, nato a Cascave – Brasile il 25 luglio del ’95)

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ecco parte del testo dell’articolo

Il cancello di Dio che apre la casa ai bisognosi

C’è un filo sottile insospettabile che Lega le casse automatiche per i parcheggi progettate a Petah Ttikva a 10 km ad est di Tel Aviv in Israele e la camera da letto di M. un ragazzo di 26 anni di origine brasiliana in un fienile ristrutturato a San Lazzaro. A Petah Ttikva ha sede la Tiba Parking System uno degli ultimi acquisti della FAAC l’azienda di cancelli automatici di Zola Predosa mentre M. dorme in una struttura dell’associazione benefica Arca della Misericordia che l’ha strappato alla vita di strada

 

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Si torna così alla vicenda di M. Lui è un ragazzo di origine brasiliana, ha quasi 26 anni ed arrivato nel 2005 in Italia. L’inserimento nella famiglia adottiva ha avuto dei problemi; M. è finito di nuovo in strada. Tramite amici ha conosciuto l’Arca della Misericordia di San Lazzaro che si occupa proprio di trovare un tetto a persone fragili e senza riferimenti stabili. Prima di mettermi in brutti giri, racconta ho conosciuto le tre donne dell’arca Rina, Roberta e Maria Carla. Grazie a loro ho preso la qualifica da elettricista e cominciato a lavorare dopo un momento di crisi grazie all’Arca è riuscito a tornare per tre mesi in Brasile e conoscere sua mamma che credeva morta poi è tornato in Italia nel maggio 2019 proprio mentre l’Arca stava ristrutturando un fienile in via Caselle a San Lazzaro coi soldi della FAAC. (vedi il viaggio di Maycon in Brasile) I lavori sono costati 550.000 euro e oggi ospitano 30 persone tra senza tetto, donne in difficoltà, una famiglia, e persone con problemi psichiatrici, tossicodipendenti, oltre a padri separati in crisi spiega Roberta brasa dell’Arca i soldi FAQ ci hanno consentito di avere una bella casa, un ambiente più confortevole sereno. M. è uno degli ospiti e ora dopo vari contratti a termine lavora a tempo indeterminato come portiere, anche se non è ancora pronto per il mondo esterno. Ha però la soddisfazione di aver conosciuto sua madre poco prima che morisse; davvero l’Arca mi ha cambiato la vita, sorride, loro mi hanno tirato via dalla strada e ora le vedo un po’ come le mie mamme

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in ricordo della mamma di Maycon

Maycon non vedeva la mamma da moltissimi anni, lei in Brasile e lui in Italia; agli inizi di questo anno era riuscito a tornare in Brasile e incontrarla nuovamente; purtroppo sarebbe stata l’ultima volta.

La mamma di Maycon è mancata questa notte (martedì 15 ottobre 2019); i suoi fratelli e le sue sorelle dell’Arca della Misericordia si stringono intorno a lui e lo abbracciano.

Brasile 15 ottobre 2019