Roberta Brasa, ottobre 2013

L’associazione di volontariato l’ARCA è nata come ONLUS nel 1993, con il preciso intento di mettersi al servizio del prossimo con spirito cristiano, amore e dedizione. Le fondatrici siamo io e le sorelle Maria Carla e Rina che ci conosciamo fin dall’ infanzia essendo tutte e tre originarie Gaggio Montano, anche se poi abbiamo preso strade diverse: io il matrimonio e i figli e Rina e Carla hanno deciso, come laiche, di dedicarsi completamente al Signore. L’inizio non è stato facile. Ci guardavano un po’ tutti con una certa diffidenza. Abbiamo cominciato sia facendo la spesa a famiglie bisognose, che portavamo direttamente a casa loro, sia preparando noi stesse pasti caldi che distribuivamo a utenti senza fissa dimora.

Con il passare degli anni, il numero degli assistiti è aumentato sempre di più e anche la nostra assistenza si è evoluta . Siamo diventati un centro di ascolto, dove le persone vengono a prendere le sportine con la spesa, e ci espongono i loro problemi cercando un po’ di conforto. Le persone che aiutiamo solitamente ci pongono questa domanda: perché fate tutto questo? La nostra risposta è perché Gesù ce lo insegna attraverso il Vangelo.

BattesimoQuesta semplice risposta ha sorpreso molte persone e negli anni ci sono state e ci sono tutt’ora, nell’ARCA, diverse conversioni, anche sorprendenti. Alcuni hanno chiesto il battesimo: Remzia, Moassin (Massimo), Marina, Lita e Carlos.

Con il tempo ci siamo resi conto che un altro problema presente, oltre al cibo, era quello dell’alloggio. Nel 2005 abbiamo cominciato ad ospitare , in via Zago 14, persone che vivevano in strada; all’inizio erano poche 4-5. Le richieste di ospitalità erano continue e constatando le condizioni disumane in cui erano costretti a vivere, anche bambini, abbiamo pensato di allargare la nostra ospitalità a famiglie con figli piccoli. Siamo arrivati ad avere 38-40 ospiti, tra uomini, donne e bambini, divisi tra il locale di via Zago, il magazzino di via Gandusio e due roulotte situate nel cortile di via Zago. L’ospitalità è stata sempre finalizzata allo scopo di trovare una sistemazione idonea, secondo le varie esigenze, tipo casa, lavoro, comunità di recupero e altro. Molti casi si sono risolti.

Per alcuni ospiti invece, l’ARCA è stata la loro ultima casa. Sono arrivati da noi già in condizioni di salute precarie, e li abbiamo accompagnati fino alla morte. Ricordiamo Fernanda, Umberto, Bruno, Claudio, Manfred, Antonio e altri ancora. È chiaro che tutto questo movimento ha allertato i vicini e le autorità e ci ha causato non poche difficoltà. Ora, grazie all’intervento dell’Arcivescovo Caffarra, abbiamo avuto come dono questa casa, dove vivono 22 ospiti e una comunità di sorelle e fratelli.

Anche la Confraternita della Misericordia ci ha messo a disposizione 2 appartamenti per ospitare 2 famiglie. E quindi abbiamo chiuso il centro in via Zago.

In tutti questi anni abbiamo sempre avuto vicino Don Paolo Dall’Olio, che ci ha seguiti con affetto in tutte le nostre peripezie, segnalandoci lui stesso molti dei nostri casi e condividendo pienamente il nostro carisma. Da qualche anno è anche il nostro assistente spirituale. Alla scelte delle sorelle Maria Carla e Rina si sono aggiunte altre persone: Maria Rosa, Vincenzo, Alberto e altri ancora si stanno avvicinando con il desiderio di continuare con noi questa meravigliosa avventura, cominciata per caso nel 1993 e ancora in evoluzione.

Cogliamo l’occasione per ringraziare l’Arcivescovo Carlo Caffarra, il vicario generale Giovanni Silvagni, don Paolo Dall’Olio, don Pier Luigi Nuvoli, don Giovanni Nicolini, don Cleto Mazzanti, don Marco Garruti, il presidente della Confraternita della Misericordia Marco Cevenini, il direttore della Caritas Paolo Mengoli, l’assessore Amelia Frascaroli, la Fondazione Del Monte e tutti coloro che ci hanno aiutato e sostenuto in questi vent’anni.